FIDIC contracts and Italian enviroment

On 25 and 26 June 2013 in Paris I partecipated with great pleasure to the “ICC FIDIC International Construction Contracts and the Resolution of Disputes Conference”

It was really enchanting to hear such a panel of expert speakers to explain FIDIC agreements and related dispute resolutions.

As I had the occasion to explain to many colleagues encountered during the meeting, in Italy such standard agreements are seldom utilized.

But many Italian Contractors have recently started to explore new markets and to participate to private and public bidding.   Doing that they had to examine FIDIC‘s rainbow set of contracts and to understand them.

We have the luck to be asked to provide assistance in such task , and this is the reason of our knowledge in the field.

In Italy instead it is more common to utilize the Civil Code Scheme, which is well know by all the entrepreanours in the construction  field.

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Solo tre tribunali in Italia per le cause con società straniere; una scelta oculata?

Il Governo Letta ha appena emesso il nuovo Decreto Legge “del fare”.

Nascosto nelle pieghe del decreto, nelle bozze circolate da sabato scorso, c’è l’art. 80 che prevede che dall’entrata in vigore del decreto solo tre Tribunali italiani saranno inderogabilmente competenti per decidere tutte le cause tra le società straniere e gli italiani.

I Tribunali sono  Milano per il  Nord, Roma per il Centro e Napoli per il Sud.

La motivazione? Semplice; queste città avrebbero, secondo i relatori della legge, buoni collegamenti con l’estero!

Nessuno ne parla; ma questa è una mostruosità giuridica. Un sistema produttiva basato sulla imprenditorialità diffusa in tutte le regioni,  vede improvvisamente centralizzato, peraltro senza nemmeno la creazione di apposite strutture, il processo civile internazionale in soli tre tribunali italiani. Tanto per fare degli esempi un imprenditore di Trieste dovrà iniziare una causa a Milano per recuperare euro 7.000 da una azienda croata, quand’anche ciò fosse possibile in base alle norme vigenti. Forse gli converrà scegliere il foro croato!

Oppure un produttore di cioccolata di Modica dovrà difendersi  a Napoli se la società Svedese acquirente  non vorrà pagare la fornitura e chiederà i danni per presunti vizi qualitativi.

Insomma un incubo per tutti gli industriali Italiani (tranne forse quelli di Milano, Roma o Napoli!).

Però potrà  andare anche peggio, perché se un imprenditore di Piove di Sacco farà  causa avanti il  Tribunale di Padova al venditore di un prodotto tedesco e il venditore  chiamerà in garanzia il produttore Tedesco, quest’ultimo potrà scegliere il Foro di Milano. Perché no? Il processo rallenterà e le spese crescono per tutti!

Senza parlare di altri problemi legati alla interpretazione delle norme per i tribunali competenti per le cause alle navi (gli  armatori  sono società straniere) o i riconoscimenti di sentenze straniere.

Insomma, a questo punto si chiederà  il lettore, almeno in queste città la giustizia è amministrata in modo  più veloce, oppure ci sono strutture specializzate? Niente di tutto ciò!  Purtroppo la giustizia in queste città è lenta e la legge non prevede strutture specializzate. Un bordello.

Il lettore allora si chiederà; ma forse negli altri paesi del mondo si segue questo modello ovunque? Anche questa domanda del lettore di buona fede trova risposta negativa. Nessuno, in Francia o Germania, ma nemmeno nelle sperdute isole dei protettorati Britannici, ha osato spostare il Giudice naturale così distante dal luogo ove la giustizia deve essere amministrata. Infatti assenza di Giudice equivale a negare giustizia. Contestualmente i costi saliranno e l’inefficienza anche. Basti pensare a chiedere una notifica all’estero solo tramite gli ufficiali del Tribunale di Milano !

Se proprio si vuole concentrare si poteva almeno “copiare” dalle precedenti esperienze: ad esempio ci sono 23 tribunali delle imprese, uno circa in ogni capoluogo di regione. Perché non seguire un minimo di logica e concentrare in questi Tribunali le liti tra italiani e società straniere? Oppure si vuole favorire solo i grandi gruppi internazionali per cui è indifferente il luogo del tribunale e le somme che si pagano per la difesa?

Comunque, concludendo, come sempre siamo al melodramma; una idea  estrema e pasticciata per piacere agli stranieri con una metodologia da dittatura Neroniana.

Il bello è che gli stranieri non chiedono questa assurda soluzione, cioè quella di arrivare velocemente al tribunale, ma piuttosto di uscirne celermente con una buona sentenza. Purtroppo la  soluzione del Decreto Letta “del fare” non sembra adatta a soddisfare questo bisogno.

Avv. Carlo Scarpa

Just 3 Courts for Litigation with Foreign Companies in Italy

The Italian Government has just issued a new law  (Decreto Legge “del fare” article 75) which states that only three Italian Courts shall be competent forum to start a litigation between a foreign company and Italians.

The Courts are Milan for  North Italy, Rome for Center Italy and Neaples for South Italy.

Such new organization will create a great confusion, also on the basis that the three Courts are already suffering of great delays  in managing ordinary cases.

The new idea has been developed without any previous dialogue between the Government and the lawyers.

It is forecasted that it will be not approved without a struggle of the Italian lawyers against another Governmental  strange way to administer the Italian Judicial System.

We will keep you informed on the following developments.

Carlo Scarpa